La storia dietro LUMA

Sono Sharon, madre di tre figli, sposata con Enzo e figlia di Marlies, affetta da demenza. È stata lei a ispirarmi per LUMA.
Mia madre è accudita amorevolmente da mio padre, con l'aiuto di noi figli, degli assistenti e degli amici. È meraviglioso, certo, ma è anche difficile. Nella vita quotidiana a volte sorgono momenti di incomprensione e vergogna. Al supermercato, alla cassa, al ristorante o per strada. Momenti in cui vorresti dire: "Ha la demenza", ma non puoi farlo senza ferirla.
Poi ho pensato: quanto sarebbe bello se ci fosse un simbolo semplice ed elegante che dicesse silenziosamente: sii paziente, mostra comprensione.
È così che è nato LUMA: una spilla discreta per le persone affette da demenza e i loro cari.
Il cerchio aperto della spilla rappresenta un essere umano a tutti gli effetti, di cui purtroppo un frammento è andato perduto: ricordi, parole, comprensione. Con LUMA, voglio rendere visibile quella parte invisibile in modo gentile e umano.
Il mio sogno è che LUMA diventi un punto di riferimento all'interno di una comunità amica della demenza.
Un piccolo simbolo che unisce, senza parole. Un cerchio di luce che dice: sono qui, sii paziente. Un segno gentile, un gesto grandioso.